René Freund - La magia e la svasticaSono ormai molti a ritenere che nel nazismo esistesse una componente esoterica, cioè interessata a un „sapere segreto“ riservato soltanto a pochi „iniziati“. Alla formulazione di questa ipotesi hanno del resto contribuito in maniera decisiva alcuni gerarchi di primo piano: l’ideologo del partito, Alfred Rosenberg, nutriva una passione per Atlantide e per la mistica medievale; Rudolf Hess, designato come successore di Hitler, era appassionato di chiaroveggenza e occultismo; il capo delle SS, Heinrich Himmler, era ossessionato dall’idea di fondare un Ordine iniziatico e di produrre oro. Lo stesso Hitler viene indicato talora come un ipnotizzatore demoniaco e come il potente mago nero del Reich millenario. In questo libro l’autore esamina le reali influenze delle società occulte sul nazionalsocialismo, proponendosi di documentare, spiegare e inquadrare in un contesto storico preciso fatti e avvenimenti. Operazione non facile – nella letteratura sulla „magia nazista“ fatti poco attendibili si trasformano facilmente in eventi misteriosi che contribuiscono a coltivare ancora oggi il „mito di Hitler“ – ma necessaria, nel tentativo di portare alla luce quel „lato notturno“ della Storia individuato da Horkheimer e Adorno.